Con questa solennità abbiamo «la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi», di quella «moltitudine immensa, che nessuno poteva contare» e che ogni giorno aumenta non solo per le canonizzazioni fatte dal Papa, ma per la santità che molti vivono nella semplicità delle loro azioni quotidiane.
Abituati a vedere le statue dei santi in chiesa e non conoscendo sempre la loro storia, rischiamo di non considerare che quelle persone prima di essere ritratte in quadri ed immaginette hanno avuto carne ed ossa come noi, hanno affrontato la vita con le sue gioie e affanni proprio come noi. I santi sono stati pienamente immersi nella vita e con la forza della fede hanno affrontato ogni cosa, si sono fidati di Gesù fino alla fine, hanno amato come lui ci ama.
Oggi vogliamo anche considerare il dono della santità che abbiamo già ricevuto con il battesimo, perciò Giovanni ci ha ricordato che «noi fin d’ora siamo figli di Dio» il quale «ci ha scelti – ci dice Paolo – prima della creazione del mondo per essere santi» (Ef 1,4). La santità, quindi, è per tutti e quella moltitudine viene da «ogni nazione, tribù, popolo e lingua»; la santità non è da conquistare, ma da vivere in tutto ciò che facciamo. Perciò papa Francesco ci parla di una santità non fatta «di pochi gesti eroici, ma di tanto amore quotidiano», ci parla dei santi della porta accanto, «di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio» (cf Gaudete et exsultate, 7). I santi guardano loro stessi, il mondo e tutto ciò che succede con uno sguardo di speranza, cercano di avere gli stessi sentimenti di Gesù, credono fermamente nella misericordia di Dio, ci dicono che è possibile vivere il Vangelo; sono coloro che non si fermano davanti alle difficoltà, cercano di rendere il mondo più bello e più buono e non si accontentano di una vita mediocre, ma puntano al meglio, credono nella vita e la difendono fino alla fine.
Le beatitudini che il Vangelo oggi ci propone ci parlano delle caratteristiche dei santi: sono poveri, cioè consapevoli che la loro ricchezza è Dio e lui è Padre provvidente; dal Signore cercano consolazione; sono miti; difendono la giustizia; non hanno paura della persecuzione; sono misericordiosi; puri di cuore; cercano e operano per la pace e per Gesù donano tutta la loro vita. Nelle beatitudini, dice il Papa, «si delinea il volto del Maestro, che siamo chiamati a far trasparire nella quotidianità della nostra vita». Le beatitudini tracciano una strada da percorrere per vivere la santità.
Abbiamo ricevuto questo dono e il Signore ci dà il necessario per viverlo: la luce della sua Parola, la grazia dei sacramenti, la compagnia e l’intercessione di tutti i santi. Nel ringraziare per questi doni, cerchiamo di togliere dalla nostra vita tutto ciò che non ci fa vivere una vita santa.
Maria, tutta santa, ci sostenga in questo cammino.
d. Alfonso Lettieri