“Mamma, che succede, sono i carri armati?”. E’ la frase che ricorre sulla bocca dei bambini ucraini spaventati dal continuo fragore degli spari dei fuochi d’artificio.
La nostra Chiesa, attraverso le parrocchie, le comunità e le famiglie dei comuni della diocesi, sta dando prova di grande generosità nell’accogliere mamme e bambini fuggiti dalla guerra.
Perché questa solidarietà sia veramente piena ed efficace, esortiamo tutti, ancor di più durante questo tempo forte di Quaresima in preparazione alla Pasqua, a restituire serenità autentica a mamme e bambini rifugiati, rinunciando ai fuochi d’artificio.
Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Acerra