Celebrata la Giornata per la Vita consacrata. Nell’anno a loro dedicato, religiosi e religiose dei diversi ordini che insistono nei vari comuni della nostra diocesi hanno raggiunto la cattedrale, invitati dal vescovo Antonio Di Donna che ha voluto una Messa solenne con i parroci e le comunità parrocchiali di Acerra
L’Anno della Vita Consacrata, che papa Francesco ha indetto a cinquant’anni dal decreto conciliare Perfectae caritatis, acquista una singolare risonanza in questa XIX Giornata Mondiale della Vita Consacrata, della quale, come ogni anno si fa memoria il giorno 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio.
Un invito ecclesiale di così grande respiro non poteva non «toccare» anche la nostra diocesi di Acerra. Sacerdoti, laici impegnati e popolo di Dio delle parrocchie della Forania di Acerra sono confluiti in Cattedrale per la celebrazione eucaristica che il vescovo Antonio Di Donna ha desiderato, invitando tutti i religiosi e le religiose della Chiesa di Acerra.
La processione e la benedizione della luce si è svolta sul sagrato della Cattedrale: la luce è Cristo: «Mentre io sono nel mondo, dice Cristo stesso, sono la luce del Mondo», e la luce siamo noi, noi stessi se la riceviamo da Lui: «Voi siete la luce del mondo», ci dice il Maestro.
Ogni anno, in tale contesto, la liturgia richiama la contemplazione del mistero della Presentazione di Gesù al tempio, che l’evangelista Luca narra.
Il vescovo Antonio, nell’omelia, si è rivolto in particolare modo ai consacrati: «Dal 1997 si celebra la Giornata Mondiale della Vita Consacrata, con la quale l’offerta del Figlio di Dio viene indicata come modello per ogni uomo e donna che consacra la vita al Signore. Di Donna ha invitato a «lodare e ringraziare il Signore per il dono della Vita consacrata, per tutti i religiosi e le religiose che dedicano la vita al Signore e a tutto il popolo», esortando tutti a ritrovare «lo stupore» che nasce dalla riconoscenza delle «meraviglie che il Signore stesso opera in mezzo al popolo».
«Prima delle funzioni che svolgete come apostolato, la Vita consacrata è segno e testimonianza che uno solo è l’Unum Necessarium. Il mondo ha smarrito le tracce del primato di Dio», ha detto il vescovo rivolgendosi ai religiosi e alle religiose che dai vari comuni della diocesi hanno raggiunto la cattedrale di Acerra. Il Pastore ha sottolineato che i consacrati sono «grazia e dono, progetto e sogno di Dio», e «la Vita consacrata riguarda l’intera comunità cristiana».
Durante l’omelia, in segno di stima e affetto, Di Donna ha poi presentato ai fedeli i tre ordini religiosi maschili – Frati Minori Cappuccini di Arienzo, Missionari Oblati di Maria Immacolata che operano a Santa Maria a Vico, i chierici regolari di San Paolo, detti padri Barnabiti di San Felice a Cancello – e i sette femminili – Suore di S. Giuseppe di Chambery, Suore della Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea, Francescane di S. Antonio e Figlie della Presentazione di Maria al Tempio, tutte ad Acerra; suore Angeliche di S. Paolo di Arienzo, Figlie di Nostra Signora del S. Cuore di Santa Maria a Vico, Sorelle del S. Cuore di Gesù di Piedarienzo – esprimendo un grazie speciale e specifico ad ogni Famiglia religiosa.
Continuiamo a diventare «sentinelle vigili che tengono accesa la memoria di Cristo nelle notti fredde ed oscure del tempo, splendida ricchezza di maternità e paternità spirituali, che rendono visibile e desiderabile la bellezza di appartenere totalmente a Cristo e alla sua Chiesa», ha concluso il vescovo Antonio richiamando il Messaggio dei vescovi italiani per la Giornata di quest’anno.
I religiosi hanno risposto con gioia e gratitudine al vescovo, per la vicinanza affettuosa e pastorale e la fiducia nei loro confronti, confidando insieme nel Signore della storia e rimanendo abbracciati a Lui per poter abbracciare l’intera Chiesa di Acerra.
suor Marilena Molteno – FPMT