Sabato 19 novembre nella cattedrale di Acerra il vescovo monsignor Giovanni Rinaldi ha ordinato quattro diaconi permanenti: Giovanni Caliendo, infermiere che svolge il suo apostolato presso la parrocchia dell’Annunziata ad Acerra; Raffele Minervino, camiciaio al servizio della nuova parrocchia Gesù Redentore di Acerra; Salvatore Pipolo, insegnante di religione da anni al servizio della parrocchia Annunziata di Acerra; Roberto Valentino, guardia giurata, operatore pastorale presso la neonata parrocchia san Carlo Borromeo di Pezzalunga, frazione di Acerra. Il 27 settembre del 2009 Giovanni, Raffaele, Salvatore e Roberto erano stati ammessi al diaconato permanente durante la messa conclusiva del ventinovesimo Convegno ecclesiale diocesano. Il 27 marzo di quest’anno i candidati hanno invece ricevuto, sempre nella cattedrale di Acerra, il ministero dell’accolitato.
Un evento di particolare significato per la Chiesa di Acerra. «Vogliamo rendere lode a Dio – ha detto durante l’omelia il vescovo – perché per la prima volta vengono ordinati diaconi permanenti nella nostra diocesi». Egli stesso, che ha voluto e vissuto questo momento come tappa importante del suo ministero episcopale – ha seguito da vicino la formazione dei futuri diaconi, partecipando a tutti i ritiri spirituali insieme alle loro famiglie.
Monsignor Rinaldi ha affermato che «i diaconi ricordano alla Chiesa, ai vescovi e ai sacerdoti il servizio gratuito e disinteressato ad ogni uomo, in particolare ai crocifissi della terra. Per voi – ha aggiunto – è un dono che costa ancora più fatica. Guardate il Signore – ha concluso – e attingerete forza per servire la famiglia e la Chiesa». L’introduzione del diaconato permanente manifesta l’impegno del vescovo a far crescere la nostra Chiesa con la valorizzazione di tutti i gradi del ministero ordinato e a darne una immagine più completa e più rispondente al disegno di Cristo.
«I laici congregati nel Popolo di Dio e formando l’unico Corpo di Cristo sotto l’unico capo, sono stati chiamati, come membra vive, a contribuire alla crescita e alla santificazione incessante della Chiesa con tutte le loro forze, ricevute da parte del Creatore per mezzo della grazia del Redentore», è quanto afferma la costituzione Lumen gentium del Concilio Vaticano II, nel numero 33. Il diacono permanente è un ministro ordinato che, senza essere sacerdote, non è un laico; e che, senza essere laico non è sacerdote, ma sì ordinato; e neppure è vescovo. Il diaconato, pertanto, non è sostitutivo del presbiterato, né costituisce una minaccia per il laicato.
I nuovi, e primi, diaconi permanenti nella storia della diocesi di Acerra, tutti sposati con figli, hanno seguito un intenso percorso di formazione presso l’Istituto di scienze religiose di Nola.