«Ringrazio di cuore il vescovo monsignor Rinaldi che ha saputo prendere per mano la nostra città in questo momento difficile. Come lui mi impegnerò ad amministrare Acerra con lo spirito del buon padre di famiglia». Giovedì 24 maggio, 3 giorni dopo l’esito del ballottaggio, Raffaele Lettieri sceglie una manifestazione della Chiesa di Acerra per pronunciare le prime parole in pubblico da sindaco neoeletto. In una calda mattina di primavera la platea è di quelle che contano per il futuro della città. Più di seicento studenti delle scuole di Acerra convocati dal vescovo, insieme a dirigenti ed insegnanti, per assistere nel Teatro Italia alla cerimonia di premiazione del primo concorso scolastico dedicato ai santi patroni. C’è anche la scuola Aldo Moro di Casalnuovo, perché il culto a san Cuono e figlio anticamente si estendeva fino a Licignano.
Trecentosei lavori, quasi tremila partecipanti, trecentocinquanta vincitori. Numeri da capogiro di fronte alle mancanze di un mondo adulto sempre più ripiegato su se stesso e poco disposto a concedere spazio.
Dopo il saluto del vescovo, visibilmente emozionato, i ragazzi si alternano sul palco. Molti presentano lavori di gruppo.
Per diversi mesi tutte le scuole di Acerra – primaria, secondaria di primo e secondo grado – hanno preparato lavori letterari, multimediali e artistici, e intere classi hanno scelto di lavorare ‘insieme’. Un’esperienza che ha aiutato tutti a conoscere meglio i santi patroni di Acerra, ma soprattutto a capire che il loro messaggio non è solo per la vita della Chiesa ma per l’intera società.
Alla manifestazione, ogni scuola, in ordine sparso, riceve almeno un premio. Tre giovani del Liceo scientifico richiamano la lettera del vescovo e cantano il loro no a «droga, sballi e superficialità». Francesco, anch’egli giovane liceale, è contento di avere capito che i santi non sono importanti solo per i miracoli che compiono. «Conello è uno di noi» recita la sua poesia.
Monsignor Rinaldi ha voluto un Anno speciale della fede per «dire basta alle divisioni, al disimpegno, alla critica distruttiva». Una serie di iniziative da gennaio a maggio 2012 per risvegliare le energie positive della nostra città e riflettere su temi di drammatica attualità: lavoro, ambiente, famiglia, crisi educativa, bene comune e cittadinanza attiva. Cuono e figlio sono infatti due laici, padre e figlio, impegnati nella Chiesa e nella società. Per questo alla fine dice che «non si può pensare al miglioramento del mondo economico, politico e sociale senza un profondo rinnovamento spirituale dell’uomo». A lui si uniscono i dirigenti scolastici. «Da Acerra non si scappa, nonostante i problemi e le difficoltà», ammonisce uno di loro dal palco. In sala, sui volti dei tanti insegnanti, soprattutto di religione, è evidente la gioia. La loro collaborazione in questi mesi è stata preziosa per lo svolgimento del concorso. Con cura hanno illustrato ai ragazzi i sussidi forniti dalla diocesi e preparati dalla Creativ, cooperativa che si occupa di formazione. I lavori sono stati esaminati da una commissione ‘mista’ di esperti.
I festeggiamenti proseguiranno questa sera alle 18.00 con il trasferimento delle statue dei santi patroni dalla Chiesa di san Cuono in Cattedrale. A seguire la presentazione del saggio di Eugenio Russomanno San Cuono e San Conello. Domani alle 19.30 una grande marcia invaderà pacificamente le strade di Acerra partendo dalla Chiesa di san Cuono. Un percorso a tappe illustrerà la vita dei santi patroni e il loro contributo all’intera società civile con soste nei luoghi più significativi, tra cui il Municipio.
Domenica 27 alle 11.00 un grande gioco per i bambini in piazza Duomo. La sera, narrazione della vita dei patroni in cattedrale. Alcuni giovani reciteranno su testi di Gennaro Niola e Carlo Petrella. Regia di Vincenzo Maria Pulcrano. Lunedì 28, alle 18.30 monsignor Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso, presiederà la Messa in cattedrale e illustrerà il significato del martirio cristiano. Martedì 29, giorno della solennità di san Cuono e Figlio, alle 11.00 il vescovo monsignor Rinaldi presiederà la Messa in Cattedrale. Alle 18.00 processione per la città. Le statue dei santi patroni saranno accollate dagli operai della Simmi di Acerra, 230 lavoratori a rischio licenziamento per i quali mercoledì 23 monsignor Rinaldi ha celebrato una Messa in fabbrica.