Tra qualche giorno comincerà l’Avvento, tempo forte di vigile attesa, di gioiosa speranza e di preghiera. Un tempo che apparentemente contrasta con il momento difficile che stiamo vivendo. L’Avvento coincide con l’inizio di un nuovo anno associativo per la nostra Azione cattolica.
Da cristiani sappiamo che anche questo tempo è ‘buono’ ed è un dono di Dio, ai cui occhi ogni momento difficile si trasforma in vera opportunità di rilancio e speranza.
Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, nel mondo e nella Chiesa particolare di Acerra. E’ il momento, per la nostra associazione, della maturità e della crescita, soprattutto qualitativa. Papa Benedetto ci ha ricordato a Berlino che la Chiesa non ha bisogno di cristiani di routine o apparato. Non dobbiamo fare lobby, ma perderci nel servizio gratuito e disinteressato ai nostri fratelli nella fede, in compagnia di quelli che sinceramente cercano Dio e in collaborazione con ogni uomo di buona volontà. Solo così ritroveremo la nostra identità e saremo lievito nella massa.
Dobbiamo camminare al fianco dei nostri cari sacerdoti e in comunione con il nostro vescovo. A loro chiediamo di farsi riferimento saldo per la nostra vita di credenti. Noi abbiamo il dovere di offrire una seria testimonianza, frutto di una vocazione laica matura.