La Pasqua del Signore la Risurrezione della Città

Domenica mattina in Cattedrale il Vescovo Antonio Di Donna ha pronunciato l’omelia della Messa di Pasqua concludendo i riti della Settimana Santa. E come la sera del Venerdì Santo aveva elencato le ferite di Acerra in un suggestivo parallelo tra la Passione di Cristo e la Passione della Città così la mattina di Pasqua ha indicato i segni attraverso i quali deve realizzarsi la Risurrezione di Acerra.
 
 
In particolare il Vescovo ha detto:
 
“…La Pasqua è un evento collettivo, non solo personale; lo voglio leggere come evento di una Città, come un fatto collettivo. E come l’altra sera concludendo la Sacra Rappresentazione al Castello, ho interpretato la partecipazione corale del popolo facendo un parallelo tra le due passioni, la Passione di Cristo e la Passione di Acerra, così stamattina vorrei formulare gli auguri vedendo in prospettiva la Risurrezione della Città, non solo personale ma collettiva, comunitaria: la Risurrezione di un popolo.
 
 
Quando sarà Pasqua per Acerra? Quando ci sarà la Risurrezione di questa Città, in un processo che è già incominciato, il “duello”, ma ancora manca tanto alla vittoria?
Sarà Pasqua per Acerra quando tutti i cittadini, vincendo la rassegnazione, parteciperanno allo sviluppo della loro città; non subiranno un modello di sviluppo importato da fuori ma si faranno loro stessi protagonisti del loro sviluppo.
Sarà Pasqua per Acerra quando le forze sane della Città non staranno alla finestra a guardare, ma si metteranno insieme per la rinascita del territorio.
Sarà Pasqua per Acerra quando sarà fatto tutto il possibile per la salute dei cittadini, che è ancora compromessa, nonostante la scienza ufficiale proprio in questi giorni ci venga a dire che i tumori infantili sono nella norma, che non c’è nessun picco di tumori infantili: ma quale norma? chi la stabilisce, e secondo quali parametri?
Sarà Pasqua per Acerra quando le scuole, le biblioteche, i centri musicali, i centri sportivi, i teatri saranno più numerosi delle sale da gioco.
Sarà Pasqua per Acerra quando i mafiosi e i mercanti di veleni e di droga si pentiranno, invece di ricominciare daccapo e approfittare sempre dell’occasione per arricchirsi.
Sarà Pasqua per Acerra quando i giovani non dovranno più emigrare; quando i contadini avranno la fiducia dei cittadini e si stabilirà tra loro una fiducia reciproca.
Sarà Pasqua per Acerra quando non moriranno più bambini e giovani; allora questa terra sarà bellissima, sarà la risurrezione di Acerra, non solo più la sua passione ma la sua risurrezione…”.

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