Carmela Auriemma e Luisa Ruotolo sono veterane delle Giornate mondiali dei giovani: da quella di Roma nel 2000 con il beato Giovanni Paolo II le hanno fatte quasi tutte. Ma questa volta in Brasile ci vanno da volontarie. Poco più di trent’anni, Carmela e Luisa hanno deciso da tempo di vivere questa esperienza, ancora più entusiasmante con Francesco, papa americano per la prima volta nel suo continente «alla fine del mondo».
Luisa ha 31 anni ed è disoccupata; laureata in sociologia, è vicepresidente del Movimento e Centro aiuto alla vita di Acerra. «A settembre mi iscriverò ad ostetricia – ha raccontato al settimanale Credere – per coltivare in maniera sempre più professionale la mia passione: aiutare nuove vite a venire al mondo, soprattutto quelle non desiderate».
La decisione di volare a Rio, nell’ottobre del 2012: «Ho inviato la domanda per iscrivermi all’elenco volontari internazionali della Gmg; il 17 marzo 2013 hanno accettato la mia richiesta: quel giorno ero a Roma, in piazza San Pietro partecipavo al primo angelus di Papa Francesco!». Lo scorso 16 giugno Luisa e Carmela hanno partecipato alla Giornata dell’Evangelium vitae, voluta da Benedetto XVI per l’Anno della fede: «Francesco è passato vicinissimo a noi, si è fermato e gli abbiamo gridato di essere due volontarie della prossima GMG a Rio, e il Santo Padre ci ha dato la sua benedizione!». Luisa è felicissima di andare in Brasile: in una terra piena entusiasmo, cercherà ‘risposte’ chiare e definitive alla sua vita.
Carmela è un avvocato. Benché giovane, ha girato molto in Italia ed Europa per motivi professionali. Con Luisa ha partecipato alle Giornate mondiali dei giovani di Roma, Toronto (2002 in Canada) e Colonia (2005 in Germania). Una giovane dalla fede concreta, capace di misurarsi con le sfide culturali e antropologiche del mondo moderno.
Carmela e Luisa non sanno ancora cosa faranno a Rio. Prima di entrare nel vivo della Giornata, saranno ospitate da una comunità di suore nel centro di Rio e faranno qualche giorno di formazione a partire dal 15 luglio, poi si vedrà. Magari «dormiremo nei sacchi a pelo in qualche parrocchia o scuola, ma sarà anche questa un’esperienza di servizio».
Sicuramente si aspettano di «poter essere di aiuto e sostegno agli altri e poi di ritornare a casa con una risposta alle nostre domande, cercando di diffondere la gioia, la fatica e la serenità a coloro che incontreremo nel quotidiano». Forse non avranno neppure la possibilità di stare vicinissimi al Papa, perché potrebbero fare servizio lontano dai luoghi che il Papa visiterà, ma «lo spirito che ci spinge a fare questa meravigliosa esperienza è quello di poterci donare agli altri, senza nulla in cambio».
Da qualche minuto Carmela e Luisa hanno messo piede in Brasile. «Il cuore batte, lo sguardo che cerca nel buio l’aereo che ci porterà in un altro mondo; quel mondo che abbiamo sognato per mesi; quel mondo che accoglierà l’animo e la speranza di tanti giovani. Gate 4, Rio stiamo arrivando, e lo facciamo solo per incontrare Lui!». Lo hanno scritto Carmela e Luisa su un messaggino inviato poco prima di salire sull’aereo che le avrebbe portato all’altro capo del mondo. E ancora: «Siamo in attesa. L’aeroporto è un grande polmone, non smette un attimo di respirare; gente va e viene; gente che riposa; operai che lavorano; varcato il gate, come per magia, ti ritrovi in un altro mondo: ed è tutto da scoprire!».
Anche noi siamo pieni di emozione: stiamo vivendo una vera esperienza di comunione, che ci accompagnerà in questi giorni meravigliosi. Da Rio ad Acerra, passando per la Giornata regionale dei giovani – che si svolgerà a Salerno negli stessi giorni in cui papa Francesco incontrerà i giovani in Brasile (dal 26 al 28 luglio), e alla quale parteciperanno tanti giovani della nostra diocesi con l’Ufficio di pastorale giovanile – un cuore solo batte nel nome di Cristo!
Come il Corriere della sera, che d’accordo con il Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali avrà reportage filmati quotidianamente dal Brasile, anche noi possiamo vantare presenze ‘sul campo’ in grado di farci vivere da dentro, giorno per giorno, un grande evento di fede che raccoglierà milioni di giovani credenti da ogni parte del mondo.