La parola di oggi mi pone una domanda: in che modo ascolto il Vangelo? È una buona notizia per la mia vita oggi o lo ascolto come un racconto del passato?
Il salmo che abbiamo pregato ci dice con forza cosa fa il Signore oggi, non cosa faceva qualche tempo fa: «Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri…». Infatti, «La Chiesa vive nella certezza che il suo Signore, il Quale ha parlato nel passato, non cessa di comunicare oggi la sua Parola nella Tradizione viva della Chiesa e nella sacra Scrittura».
Ci siamo riuniti portando nel cuore le gioie e le preoccupazioni della settimana trascorsa, forse ci prende già l’ansia di ciò che dobbiamo fare, ma giunge a noi questa parola del profeta: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, Egli viene a salvarvi». E Marco ci dice che in Gesù Dio è venuto, ha realizzato la sua promessa e continua oggi a realizzarla. Viene nella nostra vita, prende su di sé le nostre preoccupazioni, ci dona se stesso come Pane di vita, guarisce le nostre infermità.
Portano a Gesù un sordomuto, lo pregano e Gesù lo guarisce con delicatezza (lo porta in disparte), con gesti concreti (tocca orecchie e lingua). La sordità e il mutismo non sono solo una malattia fisica. In questo nostro tempo prende un po’ tutti, anche chi sente e parla bene. Sentiamo, ma non ascoltiamo, per esempio, il grido di tanti malati che chiedono compassione, vicinanza, dignità e non la morte. Siamo occupati a raccogliere firme per l’eutanasia. Non ascoltiamo la nostra madre terra che grida con cambiamenti climatici, catastrofi, esaurimento delle risorse. Siamo occupati a difendere il nostro lusso, i nostri stili di vita. Non ascoltiamo il grido di popoli in guerra da anni, di famiglie disperate in fuga da persecuzioni, di bambini maltrattati e sfruttati… Siamo impegnati a chiudere i ponti aerei e a rimandare indietro i gommoni dei disperati. «Hanno indurito gli orecchi per non sentire, hanno indurito il cuore, come un diamante, per non udire» – dice Zaccaria (7,11-12).
Noi non ascoltiamo, ma Dio sì, Lui ascolta i figli che giorno e notte gridano verso di Lui (cf Lc 18,7-8). Ascolta ed interviene, lo fa in diversi modi facendo crescere la solidarietà, la carità, la sensibilità sui temi della difesa della dignità dell’uomo e della salvaguardia del creato. Ognuno faccia memoria di almeno un gesto di amore, di solidarietà che ha visto, ha fatto o ha ricevuto in questa settimana trascorsa.
Effatà, apriti, Gesù continua a dirlo oggi. È la sua parola che apre gli orecchi e scioglie la lingua, perciò il salmista dice: «Se ascoltaste oggi la sua voce!» (Sal 94,7). Apriti è stato detto a ciascuno di noi: il giorno del battesimo sono stati aperti i nostri orecchi per farci ascoltare la sua parola, è stata sciolta la nostra lingua per professare la fede.
Il Signore ci conceda di vedere le meraviglie che compie oggi e ognuno possa esclamare: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
don Alfonso Lettieri