Anziani mai soli

La Casa di Riposo Oasi Sant'Antonio apre alla Città. Domani ad Acerra "porte aperte" a tutti in Via Salvatore di Giacomo 17

Un luogo di accoglienza della vita fragile ma anche un pezzo di storia della Città. E’ la Casa di Riposo Oasi Sant’Antonio di Acerra, che apre le porte ai visitatori perché gli anziani e l’importanza della loro cura siano ancora una volta al centro della vita cittadina.

 Domani 1 aprile, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 17.00, sarà possibile visitare l’intera struttura – camere moderne ognuna con bagno, sala mensa, sale per il tempo libero, relax e attività ricreative, giardini e cappella – e verificare la dedizione e l’entusiasmo con cui da più di 80 anni in essa ci si prende cura degli anziani. La giornata si concluderà alle 17.00 con un incontro al quale interverranno il Presidente della Fondazione Oasi S. Antonio dott. Raffaele Tagliamonte, la Madre Superiora delle Suore Francescane di Sant’Antonio che si occupano della Casa, Suor Candida Iannace, e il Vicario Generale della Diocesi di Acerra, don Cuono Crimaldi; porterà i saluti il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri. L’allungamento della aspettativa di vita in Italia e la frequente impossibilità delle famiglie ad accudirli costringe spesso gli anziani alla ricerca di una struttura adatta alle proprie esigenze e soprattutto affidabile nella cura. L’Open Day intende aprire il territorio alla residenza ma anche contrastare l’immagine delle case di riposo come luogo di isolamento che spesso affollano i telegiornali. La filosofia del sorriso e dell’accoglienza, oltre alla cura e al rispetto per gli ospiti grazie al lavoro instancabile delle suore e di tutto il personale, è ciò che contraddistingue la Casa Sant’Antonio, una struttura fatta di storia, persone, memoria, calore umano e attenzioni.Tutti sono invitati a prendere parte a questa iniziativa per scoprire un luogo di serenità e accoglienza, ma anche segno forte della solidarietà di Acerra che continua a vivere. Fondazione Oasi Sant’Antonio – via Salvatore Di Giacomo, 17 – 80011 Acerra (NA)
www.casasantantonioacerra.it
email casas.antonio@libero.it / tel. 081 885 4702  La storia

 
L’Ospizio S. Antonio di Acerra inizia dopo la prima guerra mondiale, quando il sacerdote Antonio Esposito decide di farsi promotore per l’apertura di un ricovero per gli anziani poveri della cittadina in Provincia di Napoli.

Un generoso benefattore dona al prete un suolo nella contrada “Li Morti”, vicino alla stazione ferroviaria e, grazie alle offerte dei cittadini, riesce a realizzare le fondamenta della casa.  La costruzione, però, incontra dei problemi economici e non riesce ad andare avanti, nonostante in don Antonio ci sia ancora il desiderio di continuare la sua opera per accogliere gli anziani bisognosi. Nel 1934 un giovane pio, Antonio Amendola, muore all’età di soli 20 anni: prima di lasciare la vita terrena il ragazzo lascia detto ai suoi familiari di devolvere le sue 10mila lire per aiutare ad erigere un ospizio. Questo avvenimento fa riprendere l’idea della costruzione della casa di riposo e così, grazie anche alle offerte, alla donazione di altri terreni da parte di alcune famiglie acerrane e all’aiuto del Vescovo dell’epoca, Mons. Nicola Capasso, i lavori finalmente iniziarono.Nel frattempo lo stesso Vescovo inviò una accorata lettera alle Suore della Congregazione delle “Povere figlie di S. Antonio”, chiedendo che prestassero la loro opera per accudire gli anziani della casa di riposo nascente. Esse acconsentirono e finalmente il 13 giugno del 1935 i primi 13 anziani furono ricoverati nella nuova struttura: fu una grande festa, accompagnata da un solenne corteo di cittadini e autorià ecclesiastiche e civili.Gli anni seguenti non furono facili per l’Ospizio S. Antonio di Acerra e l’avvento della seconda guerra mondiale complicò la situazione, ma l’instancabile opera di carità delle suore e di don Antonio andava avanti grazie alla generosità di molti compaesani, i quali donavano quanto potevano per aiutarle ad assistere gli anziani ospiti. Così, l8 giugno 1942 la casa di riposo fu eretta ad Ente Morale e se ne approvò lo statuto con decreto firmato dal re Vittorio Emanuele III.

Nel 1958 don Antonio Esposito morì e da allora la Presidenza della Casa viene affidata a cittadini dall’alto valore morale. Le suore continuano a dare il loro contributo nell’assistenza degli anziani ospiti della Casa di Riposo S. Antonio di Acerra. Inoltre, come dimenticare le tante persone che volontariamente hanno donato e ancora oggi donano il proprio tempo e quanto possono per aiutare quella che è diventata col tempo una vera e propria comunità, dove gli anziani non sono mai soli, ma si sentono sempre come a casa propria