«E’ tempo di ritornare all’abc della nostra fede cristiana: per imparare Cristo Crocifisso e Risorto, fonte di comunione e di speranza, non solo per i cristiani ma per l’intera nostra città di Acerra».
Monsignor Giovanni Rinaldi ha presieduto questa mattina nella Cattedrale di Acerra la solenne celebrazione in onore dei santi Cuono e figlio. Circondato dai parroci della città, il vescovo ha richiamato gli acerrani al «sacrificio», via stretta, ma necessaria, per lo sviluppo e la concordia.
Tutti – ha detto Rinaldi – abbiamo perso la capacità di sacrificare noi stessi per gli altri e il bene comune; ad ogni livello – nella famiglia, nella società civile, nella comunità religiosa – rischiamo di deturpare la comunione per l’incapacità di guardare a Gesù Crocifisso, che liberamente si consegna alla morte; prende su di sé i nostri peccati; vince il male e ci dona la vita eterna.
Gesù Crocifisso e Risorto dovrebbe rappresentare il modello a cui guardare: in famiglia e in ogni altro luogo dove l’uomo nasce, cresce, vive e muore.
Come i santi Cuono e figlio. Essi – ha detto il vescovo – erano «familiari degli angeli». Come loro, «i genitori si facciano vedere dai figli mentre pregano, non solo in Chiesa ma anche a casa; anzi, imparino a pregare insieme ai loro figli»; ogni gesto, ogni sguardo, ogni opera di bene del padre e della madre è la «prima lezione di teologia» per il bambino.
San Cuono era anche difensore della città, capace di mettere insieme il Cielo e l’amore ai fratelli. Perché non conta essere sindaco o presidente della Repubblica: ciò che vale agli occhi di Dio è saper contemplare il suo volto e affrettare la venuta del suo regno. I cristiani – ha detto il vescovo – rispettano l’autorità e l’ordine prestabilito; sono ossequiosi delle regole del vivere civile. Ma – come insegnano i santi Cuono e figlio – adorano solo Dio; se necessario, fino al martirio.
Alla celebrazione erano presenti il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, e il comandante della Polizia municipale, dott. Felice d’Andrea; accompagnati dal gonfalone della città.
Alle 18.00 la solenne processione: partendo dalla Cattedrale, in tanti accompagneranno le statue dei santi per strade e quartieri di Acerra.