La Giornata regionale del creato, celebrata il 26 settembre, ha segnato il cammino della Chiesa di Acerra in apertura dell’anno pastorale. In linea con l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco sulla cura della casa comune, il vescovo Antonio Di Donna ha indicato l’educazione alla giustizia, alla pace e alla custodia del creato come snodo fondamentale per la conversione missionaria delle parrocchie in un territorio gravato dall’inquinamento. Ma la difesa di giustizia, pace e ambiente è anche porta d’ingresso per la via della ‘concretezza’ per cui è chiamato a passare il nuovo umanesimo in Gesù Cristo celebrato dal convegno ecclesiale di Firenze, a partire da famiglia e catechismo. L’ecologia integrale umana è canale privilegiato nel quale scorre il fiume di misericordia dell’Anno giubilare. Del resto, «se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori », hanno pregato i vescovi della Campania nella cattedrale di Acerra il 26 settembre, invocando il perdono per i danni ambientali.
La cronaca, le attese e le speranze di quella giornata hanno trovato spazio nella pagina della metropolia napoletana ospitata domenica scorsa da Avvenire, compagno da sempre affidabile e credibile del nostro cammino su questo terreno delicato. Perché nelle trincee mediatiche dei nostri giorni c’è bisogno di un sicuro punto di riferimento che ci metta al riparo da strumentalizzazioni, evitando le semplificazioni e polarizzazioni di cui ha scritto papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 2015.