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COMUNICATO STAMPA
ACCOGLIENZA PROFUGHI DALL’UCRAINA
LA NOSTRA CHIESA DIOCESANA STA APRENDO LE BRACCIA A CENTINAIA DI RIFUGIATI DAI LUOGHI DELLA GUERRA SOSTENENDOLI INSIEME ALLE LORO FAMIGLIE. SACERDOTI, COMUNITÀ, FAMIGLIE E CASE RELIGIOSE SPALANCANO CON GENEROSITÀ LE PORTE DELLE PROPRIE CASE. SENZA DIMENTICARE LE FAMIGLIE E I POVERI CHE GIÀ VENGONO SOSTENUTI NELLA QUOTIDIANITÀ. UN AIUTO CONCRETO POSSIBILE GRAZIE ANCHE ALLA CAMPAGNA DI DONAZIONI IN DENARO.
Un’accoglienza “sinodale” e generosa quella che la diocesi di Acerra sta riservando ai profughi dell’Ucraina. Giovani sacerdoti, comunità, famiglie e case religiose, coordinati dalla Caritas diocesana, si prendono cura di mamme e bambini in fuga dalla guerra.
Come la giovane famiglia, padre, madre e quattro figli, e il novello sacerdote, che da qualche anno vivono insieme in un rudere ristrutturato con l’aiuto di tutta la comunità del piccolo comune di Cervino alle porte di Caserta, ma in diocesi di Acerra, per farne un luogo di preghiera e incontro, in particolare per i giovani. In questi ultimi giorni, la villetta dove abitano don Francesco Piscitelli, Natale e Maria Pascarella con i loro figli, è diventata anche la casa di donne ucraine costrette a fuggire insieme ai loro bambini. Come il prete e gli sposi, altre famiglie in paese hanno accolto a casa mamme e figli dall’Ucraina.
A pochi chilometri di distanza, sotto i Monti Tifatini, le comunità si sono mobilitate per aprire le porte delle proprie case a chi fugge dalla guerra. Ad Arienzo, città dove ha vissuto lungamente sant’Alfonso Maria de’ Liguori, la comunità di sant’Andrea apostolo, con il parroco don Mario De Lucia, e il vice don Raffaele D’Addio, ha preso tra le sue braccia diversi rifugiati, mentre nella frazione di Piedarienzo, comune di San Felice a Cancello, don Gennaro Garzone ha aperto la casa canonica della chiesa di sant’Agnese a 50 profughi tra donne e bambini. Sono arrivati domenica sera nella commozione generale e dopo un viaggio di due giorni in autobus messo a disposizione da una ditta del posto. L’intera comunità si sta adoperando per la migliore accoglienza possibile insieme a don Gennaro, per il quale «senza il sostegno incondizionato della mia gente non avremmo potuto farlo». Sempre ad Arienzo, alcune famiglie sono ospitate dalla comunità delle suore angeliche di san Paolo, mentre a Santa Maria a Vico un noto studio associato di avvocati ha deciso di lavorare da casa trasformando i propri uffici in appartamento per accogliere una famiglia di cinque persone.
Ad Acerra don Raffaele di Nardo, che già da tre anni ospita nella parrocchia di san Pietro apostolo una folta comunità ucraina per le celebrazioni liturgiche, si è attivato fin dall’inizio della guerra per l’assistenza ai profughi, inviando anche aiuti in Ucraina. Presso la parrocchia Gesù Redentore il parroco don Luca Russo sta invece organizzando corsi di italiano per chi si è rifugiato nella nostra terra. Anche la comunità delle suore di carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea ha accolto mamme e bambini.
La Caritas diocesana lavora all’accoglienza in sinergia con Caritas italiana e le Prefetture locali e attraverso una campagna donazioni in denaro sta sostenendo più di 100 rifugiati ospiti dei propri connazionali, mentre altre 50 persone vengono accolte nelle case degli acerrani, senza dimenticare le famiglie e i poveri che già vengono sostenuti nella quotidianità.
Un aiuto concreto grazie anche alla campagna donazioni attraverso bonifico bancario sul Conto intestato alla Diocesi di Acerra: IT97L020839680000103827085 Causale: Aiuto UCRAINA;
o recandosi presso il Centro di Ascolto – Caritas in piazza Duomo ad Acerra il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
La Caritas fornisce supporto e assistenza per i fratelli rifugiati dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30. Per informazioni 081 520 3825. Coloro che vogliono offrire disponibilità ad accogliere i profughi nella propria casa o fornire altro tipo di aiuto possono riempire l’apposito modulo al sito www.diocesiacerra.it
Caritas della diocesi di Acerra
Il direttore Vincenzo Castaldo
Ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose
a tutto il popolo di Dio
della Diocesi di Acerra
AIUTO AL POPOLO UCRAINO
Carissimi/e,
in questo mercoledì delle Ceneri, in cui siamo uniti in preghiera e digiuno per invocare la conversione dei cuori e la pace, dopo aver atteso le comunicazioni ufficiali dalla Conferenza Episcopale Italiana e di Caritas Italia[1] su come dare una mano concreta al popolo Ucraino, mi rivolgo a voi affinché possiate farvi promotori di iniziative di solidarietà per questo popolo che sta vivendo momenti drammatici.
Ringraziando il Signore, tante sono le iniziative già partite per aiutare i nostri fratelli. «In questa fase è importante, però, non disperdere le azioni ma seguire le indicazioni ufficiali, che Caritas Italiana fornirà in base all’evoluzione della situazione». Pertanto, la Caritas diocesana istituisce esclusivamente una raccolta di aiuti economici «per far fronte ai bisogni immediati delle popolazioni vittime del conflitto, chiamando anche alla prossimità con le sorelle e i fratelli ucraini che sono nel nostro Paese».
Mi appello alla generosità di tutti i fratelli e sorelle di buona volontà, chiedendo di donare alla Caritas diocesana, attraverso bonifico bancario sul Conto intestato alla Diocesi di Acerra: IT97L0200839680000103827085 – Causale: Aiuto UCRAINA; è possibile anche fare donazioni dirette presso il Centro di Ascolto – Caritas diocesana, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.00 alle 12.00.
Eventuali ulteriori iniziative di aiuto, in base all’evoluzione della situazione e alle esigenze reali, saranno comunicate attraverso i canali ufficiali della Diocesi.
Vi ringrazio dell’attenzione, e, in comunione di preghiera per il popolo Ucraino, vi saluto e vi auguro una Santa Quaresima.
Acerra, dalla sede episcopale, 2 marzo 2022, Mercoledì delle Ceneri
Il vostro vescovo
+ Antonio
[1] Guerra in Ucraina: la solidarietà della Chiesa italiana, lunedì 28 febbraio 2022.
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