La Chiesa di Acerra si racconta al suo nuovo vescovo con una grande assemblea diocesana. Monsignor Antonio Di Donna ha raccolto le varie componenti della diocesi per mercoledì 18 giugno alle ore 19 in Cattedrale. «Ascoltare la Chiesa che mi è stata affidata» è il programma che Di Donna si è dato a partire dal 10 novembre 2013, giorno del suo ingresso. Già il 13 gennaio, del resto, il vescovo aveva convocato una prima volta la diocesi invitando tutti a «scrivere gli atti della propria storia» e manifestando il sogno di «una Chiesa del Concilio anche ad Acerra».
Di Donna aveva parlato di un «cammino di Chiesa corale»; di una parrocchia che deve uscire tra la gente e tenere «rapporti diretti con tutti i suoi abitanti», anche se «non cristiani» o ai «margini», in modo che «nulla nella vita delle persone deve sfuggire alla conoscenza e alla presenza discreta e attiva della comunità». Di una parrocchia che deve «entrare nelle case» per condividere «le gioie e le speranze, i dolori e le angosce degli uomini di oggi, soprattutto dei poveri e dei sofferenti», con riferimento anche alle vittime dell’inquinamento ambientale e a quella «operazione verità» che la gente aspetta.
Di Donna aveva poi esortato, sull’esempio di Papa Francesco, a vivere una Chiesa in uscita, perché ascolto significa guardare «anche fuori dai nostri confini, dove tante volte lo spirito è all’opera» e spinge la Chiesa vicino a «quelli che cercano Dio con cuore sincero».
Adesso, ha scritto il vescovo nella lettera d’invito per mercoledì 18, è il momento di raccontarsi con coraggio, sottolineando luci ed ombre del proprio cammino. A cominciare dai vicari delle tre foranie, che hanno raccolto in sintesi il lavoro delle 28 comunità parrocchiali.