Dopo il Giubileo degli sportivi dello scorso maggio, stasera alle 19 nella Sala Teatro adiacente la Cattedrale, il vescovo di Acerra Antonio Di Donna torna a incontrare centinaia di atleti tra associazioni sportive, scuole e parrocchie della diocesi in preparazione al Natale e in nome dei giovani senza lavoro, dei ragazzi a rischio o morti a causa del cancro. Ultimi in ordine di tempo, Marika, giovane bellissima di 21 anni di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta ma territorio della diocesi, Antonio e Davide – 31 anni, sposato con una bimba in arrivo il primo, di soli sette mesi il secondo entrambi di Acerra. L’evento si pone in continuità ideale con il Giubileo degli sportivi del 26 maggio, che aveva portato più di 1500 atleti nello Stadio comunale e poi in Cattedrale, ai quali Di Donna raccomandava lo sport – insieme a cinema, storia, arte e musica locale – come «occasione di riscatto » dal degrado per la «crescita personale e comunitaria », invitandoli a scegliere nella vita di ogni giorno un «Allenatore che non toglie nulla, e dona tutto» ‘Facciamoci allenare da Gesù’ è infatti il tema dell’incontro del 16 dicembre, durante il quale il presule lancerà alcune at- tività promosse dalla diocesi attraverso l’Ufficio dello sport tra cui la riapertura del campo sportivo dietro l’Episcopio per ospitare tornei tra ragazzi disagiati, che insieme ad altre iniziative con i ‘maestri di strada’ e agli oratori, puntano a strappare i ragazzi alla droga, all’alcol, all’azzardo e alla criminalità, piaghe per le quali il vescovo e i preti di Acerra lanciarono un appello alle istituzioni lo scorso marzo. Porteranno la loro testimonianza gli atleti dell’Athena Volley, avamposto di legalità a Scampia a pochi passi dalla palestra di judo di Gianni Maddaloni che era stato ad Acerra a maggio, e Marco Crispino, ragazzo del quartiere Sanità di Napoli, campione di barca a vela grazie alla caparbietà dei genitori che con musica e sport cercavano di strappare il figlio alla strada, e alla segnalazione del parroco alla Lega Navale. Storie che raccontano la possibilità di impossessarsi di un territorio difficile attraverso lo sport. Testimoni e atleti saranno salutati dalle istituzioni e dal presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Nola Francesco Urraro, che ha contribuito a sostenere le attività per i ragazzi più bisognosi e altre iniziative di carità insieme a istituzioni sportive quali la Federcalcio. Il vescovo Di Donna donerà a tutti un Bambinello, segno di riscatto dall’inquinamento e dal degrado del territorio verso un futuro di speranza.